Come muovere i primi passi. L’importanza della formula CHIAVI IN MANO
Chi si appresta all’acquisto e/o alla realizzazione di una nuova casa, fin da subito si accorge di ritrovarsi a brancolare nel buio.
Le informazioni in materia “CASA” sono poche, malfatte e di natura perlopiù “business-dipendente”.
Cosa vuol dire tutto questo?
Vuol dire che chi fa informazione sulle costruzioni, oggi, molto spesso tende a vendere un prodotto più che svolgere un servizio per chi ha necessità di informarsi.
È perlopiù chiaro a tutti che le questioni da valutare, soprattutto nella fase iniziale, sono numerose e di diversa natura: bisogna affrontare la questione economica che in genere sta sempre al primo posto, le questioni burocratiche che spesso occupano uno spazio inverosimilmente smisurato, la questione legata alla progettazione degli interni, le piastrelle da scegliere, la doccia grande o piccola, la camera dei bambini, il colore dell’armadio o della cucina. Tutto corretto e lecito, se non fosse che, in linea di massima, poco spazio viene dato, in fase progettuale (inteso anche come progetto di vita all’interno della casa che ci apprestiamo a costruire e/o comperare e, dunque, ad abitare), a tutti quegli aspetti che contano davvero quando si tratta di fare delle scelte.
Ma andiamo con ordine.
Una casa deve essere bella, certo. Deve essere comoda e rispecchiare le nostre esigenze e la nostra modalità dell’abitare.
Ci sono degli aspetti, però, che in una fase iniziale di valutazione devono essere messi al primo posto per poter garantire, a lavoro finito, la certezza di aver fatto le giuste scelte e di essersi assicurati la possibilità, negli anni a venire, di aver realizzato un casa davvero confortevole, ecologica, ed economica.
Pertanto, meglio porsi a monte le giuste domande che avere rimpianti in futuro.
Vediamo qualche esempio:
Casa in Legno o casa in Laterizio?
La situazione migliore che ci possa capitare è quella di avere un terreno, scelto in base alle nostre aspettative di vita, sul quale poter costruire la nostra dimora.
In questi casi, il mercato edilizio attuale propone in linea di massima due possibilità di realizzazione:
- Costruire con un sistema prefabbricato in Legno
- Costruire con un sistema tradizionale in Laterizio
Entrambe le soluzioni hanno vantaggi e svantaggi, ed entrambi i sistemi costruttivi si prestano a raggiungere caratteristiche energetiche di alto livello e ad avere la connotazione di CASA ECOLOGICA.
L’associazione CASA IN LEGNO/CASA ECOLOGICA, che viene spesso data per buona in termini assoluti, non è sempre corretta. Non basta utilizzare il legno come materiale naturale per far si che una casa rientri nei parametri della bioedilizia, ma occorrerà fare attenzione a tutta una serie di accorgimenti sugli aspetti di tipo progettuale, tecnologico e soprattutto sarà necessario fare attenzione al tipo di materiali utilizzati in fase di realizzazione.
Ristrutturare una casa mi consente di arrivare a prestazioni energetiche di rilievo?
La risposta in questo caso è si, in linea di massima.
Naturalmente i requisiti necessari affinché la risposta sia quanto più precisa, devono essere valutati a monte. Pertanto, prima di fare l’acquisto è importante stimare in maniera precisa la caratteristiche prestazionali esistenti dell’immobile per definirne la fattibilità, il costo, i tempi e soprattutto la resa finale.
Nel caso di edifici esistenti, infatti, la resa finale delle prestazioni energetiche dipenderà dalla preesistenza o meno di alcuni fattori fondamentali che riguardano il rapporto tra l’edificio e l’ambiente circostante come, ad esempio, l’orientamento e il contesto in cui si trova: tutti elementi naturali dai quali non si può prescindere e sui quali non sempre si può intervenire.
Una casa ecologica e ad alto risparmio energetico costa molto di più di una casa tradizionale?
Anche qui la risposta è approssimativa e non può essere netta.
Una casa ecologica è una casa costruita secondo i dettami della bioedilizia, utilizzando quindi materiali naturali ed ecosostenibili, sicuri per la salute dell’uomo e dell’ambiente.
Il prezzo varia come varierebbe se si dovessero utilizzare materiali non prettamente ecologici ma prestazionali da altri punti di vista (rapidità di esecuzione, durabilità negli anni, garanzie etc). Tutto dipende, dunque, da che tipo di risultati si vogliono raggiungere.
Va da se che, se il vantaggio in termini di salute di chi vivrà in certi ambienti è assicurato, il risparmio da un punto di vista economico potrà essere valutato e gestito da un tecnico competente che avrà bene a mente le prestazioni a cui arrivare e i materiali da utilizzare per raggiungere l’obiettivo. Se tutto questo sarà valutato già in fase progettuale, i risultati avranno certamente un buon equilibrio qualità/prezzo.
Un discorso diverso è quello che riguarda i costi di investimento iniziale per far si che un edificio possa raggiungere prestazioni energetiche di una certa portata. Anche in questo caso molto dipenderà dalle preesistenze, nel caso di una ristrutturazione, mentre in fase di nuova costruzione tutto potrà diventare più semplice e meno dispendioso se si segue un iter progettuale ragionato e indirizzato all’obiettivo da ottenere. A lavori finiti, più l’edificio sarà prestazionale da un punto di vista energetico, termico e idrico, maggiore sarà il risparmio spalmato sugli anni in cui non si avranno più spese esorbitanti da sostenere.
Quanto è importante il comfort abitativo?
Spesso si è portati a pensare che l’inquinamento – dell’aria, dell’acqua, acustico ed elettromagnetico – sia un fattore legato solo ed esclusivamente agli ambienti outdoor.
Gli ambienti indoor possono raggiungere, invece, livelli di inquinamento molto alti, soprattutto se si pensa al fatto che non sempre il ricambio d’aria viene concretamente attuato. Pensiamo a quante fonti di inquinamento possono esserci in una casa: il monossido di carbonio rilasciato dai fornelli in cucina, il radon, un gas classificato come elemento cancerogeno, secondo solo al fumo di tabacco come causa dei tumori polmonari, che viene rilasciato da alcuni materiali utilizzati in edilizia; la formaldeide che viene rilasciata dalle colle o dalle le vernici utilizzate per arredi o per imbiancare le pareti; le muffe e gli acari sempre più presenti, anche a causa delle nuove tecnologie mal utilizzate – come ad esempio gli infissi di ultima generazione a tenuta termica – .
Per questo motivo è importane valutare tutta una serie di accorgimenti per ridurre in maniera sostanziosa, o eliminare completamente, tutte quelle fonti di inquinamento che diventano un fattore di pericolosità per la salubrità dell’ambiente in cui viviamo e per la nostra salute.
Come faccio a barcamenarmi in tutti questi ambiti di varia natura e, soprattutto, come faccio a mettere insieme tutte le pedine?
Un problema molto serio, oggi, quando ci si imbatte nell’avventura “casa” riguarda lo spreco di tempo e risorse per arrivare all’obiettivo finale. Molto spesso, infatti, ci si ritrova ad allungare i tempi e ad affrontare spese non previste proprio a causa di una filiera non controllata e di una dispersione di tempi ed energie di tutti gli attori coinvolti nel processo.
Questo accade perché i fattori da tenere sotto controllo sono molti e di diversa natura, oltre che relativi a ambiti di vario genere che necessitano di competenze specifiche e di tecnici qualificati.
Affidarsi a ditte specializzate nel settore, organizzate secondo la formula “CHIAVI IN MANO”, per accompagnare tutto l’iter – dalle prime fasi di valutazione e scelta dell’immobile, nel caso di una ristrutturazione, o del terreno su cui realizzare una nuova costruzione, alla progettazione e all’ adempimento di tutte le pratiche burocratiche, fino alla organizzazione e al controllo di tutto il percorso realizzativo, con il coordinamento delle ditte e il rispetto dei tempi per la consegna -, è certamente la miglior soluzione per intraprendere un cammino che abbia breve durata e che segua le varie fasi secondo scelte accurate e decisive per un esito coretto dei lavori.
Emanuela Gioia
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Posted on: 23 Marzo 2018