IL RISCALDAMENTO RESIDENZIALE

In Italia il riscaldamento degli edifici residenziale gioca un ruolo consistente sull’inquinamento atmosferico

 

 

 

Lo sapevi che …?

 

Secondo alcuni studi il riscaldamento residenziale è responsabile da solo di emissioni nocive pari circa al 60%, contribuendo in maniera notevole a peggiorare la qualità dell’aria, con un impatto decisamente superiore rispetto all’incidenza del traffico veicolare.

Una grossa fetta del patrimonio edilizio italiano, circa l’80%, è di tipo residenziale. Molti, soprattutto i grossi condomini, sono edifici che si posizionano sui gradini più bassi della scala delle classi energetiche: G o F

Visti i dati è molto importane, quindi, focalizzare l’attenzione sul concetto di sostenibilità degli edifici, così come si fa per le auto e la mobilità, spingendo l’acceleratore sugli interventi di riqualificazione energetica.

Come si può agire?

Con interventi mirati che possano contribuire a migliorare, oltre all’aspetto economico, la qualità dell’aria e, di conseguenza, la nostra salute:

Isolamento termico dell’edificio, fondamentale per la riduzione di consumi di energia, per il riscaldamento invernale o per il raffrescamento estivo e, quindi, per la riduzione delle emissioni.

 

 

Serramenti: la sostituzione degli infissi con elementi più performanti consentirà di correggere carenze di tipo dispersivo

 

 

 

 

 

Impianti: La sostituzione degli impianti obsoleti con macchine di nuova generazione garantiscono già una riduzione notevole di emissioni nocive. Considerata nell’insieme degli interventi di risanamento dell’involucro, permetterà l’utilizzo di energie rinnovabili, come il fotovoltaico, o il solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, grazie anche alla riduzione del fabbisogno energetico

 

 

 

 

 

 

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Posted on: 22 Maggio 2021